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Contribuer aux commentairesVi consiglii di chiudere per onestà professionale. Tutto riscaldato, avvertite gli avventori prima di prendere le prenotazioni. 15€ per fame darebbe giusto, ma €25 mi sembra un furto
Se andate a vedere lo spettacolo sul brigantaggio , dovete cenare in questo posto ... é la ciliegina sulla torta della giornata . Vi conviene andare a prenotare appena entrato nel parco perché i posti non sono molti e così vi accordate per riuscire a vedere più lo spettacolo ..
Eravamo nel parco della Grancia ed allora perché non provare questo semplice e simpatico posto? Accoglienza ottima, penso gente della pro-loco, disponibili ed a volte un po' impacciati ma mai creando problemi al cliente. Cibi ottimi, specialmente la zuppa nella forma di pane. Direi esperienza che ripeterei!!! Complimenti!!!
All 'interno del parco della Grancia, questa taverna dal sapore ottocentesco esprime a pieno lo spirito duosiciliano del luogo. Un posto incantevole, dove il tempo è come fermo, immobile, spettatore perenne di un continuo ritorno al passato, quello in cui i briganti lucani e meridionali tutti provavano a resistere all 'invasore 'liberatore ' di turno. La taverna incarna a pieno il luogo di ristoro del brigante, l 'atmosfera è in linea con la storia, candele su piramidi di cera, forchette 'rurali ' costruite con le canne di bambù, brocche di vino e acqua in abbondanza, un buon menù costruito secondo la vecchia tradizione lucana: pan e pummador and pan e cppddat (cipolla) come starters, zuppa di Federico U ' Grand come primo piatto (una zuppa di cereali e legumi servita in un pane modellato a scodella), arrosto di luganega e coppa ca ierva (arrosto di carne come secondo piatto) e mustaleum cu furmagg e miel come ciliegina sulla torta. 16 euro a persona, bevande escluse. Portatevi il menù e le forchette di bambù a casa mi raccomando. Noi abbiamo continuato ad innamorarci della Basilicata passando da qui, prima di assistere ad uno degli spettacoli, anzi cinespettacoli, più emozionanti della nostra vita: 'la storia bandita '. Provare per credere!
Il posto è caratteristico, allinterno del Parco della Grancia. In attesa dello spettacolo serale una sosta in taverna è vivamente consigliata. Vi si offre un menu fisso a 16 euro escluse bevande. L'entrée è composto da due bruschette servite su un piccolo tagliere in legno. Croccante quella al pomodoro, sopraffina quella con cipolla, uovo e formaggio. La zuppa che segue, servita in una forma svuotata di pane raffermo, è sublime. All'interno farro, mais, ceci, fave col piacere di scavare quel po' di mollica resa morbida dal calore della zuppa. La bontà della zuppa mette in secondo piano la carne, arrosto e salsiccia di maiale accompagnato da patate e peperoni, melanzana grigliata ed erbe ad insalata., comunque buona. Si chiude con biscotti fritti di mais al miele e ricotta di asina. Molto leggero, nonostante il fritto, e dal sapore gustoso. Un litro d'acqua e una caraffa di aglianico rosso è costata altri 2 euro a testa. Dimenticavo, prenotate il tavolo nel pomeriggio, perché a sera si rischia di restare senza posto e sarebbe un vero peccato.